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Coltivare il tabacco: semplificare la complessità

La coltivazione del tabacco, della famiglia delle solanaceae, è una delle più antiche e anche più complesse colture esistenti perché richiede una conoscenza profonda di clima, terreno e della coltura stessa. Per la coltivazione vengono richiesti tempo, energie e risorse. L’Italia è il principale produttore europeo ma la produzione italiana, ubicata soprattutto in Campania, Veneto, Umbria e Toscana risulta essere solo l’1% di quella mondiale.

Varietà di tabacco: rustica e tabacum.

La varietà rustica fornisce tabacco da fiuto mentre con la seconda si produce tabacco da sigaro, pipa e sigaretta. [foto varietà tabacco]

La scelta della varietà più adatta al nostro terreno dipende da vari fattori come resistenza alle malattie, alla siccità e al freddo ma anche la qualità del prodotto finale. Il clima ideale per la pianta per crescere e fiorire è compreso tra i 25 e i 30°C.

I tabacchi scuri, richiedono terreni argillosi e fertili, quelli orientali terreni poco fertili e poco profondi; il tabacco chiaro invece predilige terreni sabbiosi e con una bassa fertilità organica.

Come coltivare al meglio il tabacco

Il ciclo colturale della pianta comprende tre fasi: semenzaio, coltivazione in campo e cura. Il primo passo è la scelta della varietà di tabacco più adatto alla zona di coltivazione in relazione a clima e terreno.

Il secondo step, successivo al semenzaio, è la preparazione del terreno che deve essere ben lavorato e drenato prima della semina. Quando il terreno risulta essere pronto, si può passare alla semina in filari distanziati circa 30cm. Le piantine devono essere piantate ad una profondità adeguata e il terreno deve essere mantenuto umido. Le piante infatti devono essere irrigate con regolarità ma senza esagerare per evitare eventuali malattie e marciumi.

La maturazione delle foglie è graduale, tra la maturazione di quelle basali e quelle apicali passano circa 40 giorni. Per mantenere la qualità del tabacco e per prevenire malattie, è consigliato potare le piante una volta raggiunti i 30cm di altezza.  Il tabacco dovrebbe maturare completamente in 90 giorni circa, a seconda della varietà coltivata. I fiori, che appaiono continuamente durante la crescita devono essere rimossi, altrimenti impediscono lo sviluppo delle preziose foglie.

La microirrigazione svolge un ruolo importante nella coltivazione di piante ad elevato reddito, come il tabacco. L’irrigazione di precisione, infatti ci permette di ridurre i costi d’intervento sul terreno oltre che darci la possibilità di associarla alla fertirrigazione che ci consente di ottimizzare il nutrimento della pianta soprattutto nelle fasi intermedie e finali.

Irrigazione a goccia del tabacco

I consumi idrici del tabacco variano a seconda del cultivar e aumentano in corrispondenza di fioritura e maturazione. Le esigenze idriche sono più elevate prima del primo raccolto ossia quando lo sviluppo della pianta è più intenso.

In questi ultimi anni la riduzione delle superfici coltivate, della reddittività e anche la spinta delle misure agro-ambientali, hanno favorito l’introduzione di tecniche innovative, come l’irrigazione a goccia e la conseguente fertirrigazione. È questo il caso del progetto sviluppato in zona Anghiari da SAB insieme all’ agronomo Matteo Cacciaglia per la coltivazione del Tabacco Kentucky, unica varietà che da vita al sigaro toscano – un’eccellenza tutta italiana.

Il progetto

Il tabacco Kentucky, tabacco scuro è una pianta che arriva fino ad un’altezza di 2mt con 18-20 ampie foglie di colore verde scuro. La pianta predilige terreni profondi, di medio impasto, fertili e ricchi di sostanza organica. Sul terreno viene effettuata una concimazione di base e grazie all’irrigazione a goccia viene garantita una migliore efficienza organizzativa della gestione colturale. L’irrigazione di precisione, ha permesso di applicare all’impianto anche la fertirrigazione, con un notevole risparmio di manodopera e un sensibile miglioramento qualitativo del prodotto finale.

Vediamo insieme le caratteristiche del progetto:

Ampiezza terreno: 100x100m

Varietà coltivata: tabacco Kentucky da sigaro, posta con sesto di 1mt tra le file

L’impianto fertirriguo realizzato è stato così strutturato:

  • Stazione di iniezione;
  • Stazione di filtraggio con filtro SABfilter 3” da 50mc/h di portata massima;
  • Tubo distributore RioFlex pressure in PE 4”, 100mt con inserti preinstallati ogni metro;
  • Raccordi RioFlex 4”;
  • Ala gocciolante leggera Alis con gocciolatore piatto Ø22 – distanza punti goccia 30cm, 8mil con portata 1 lt/h a 0,7 bar;

La portata dell’impianto era di 33.300 lt/h. [foto installazione] / [foto campo con piante]

L’irrigazione sviluppata con manichetta ALIS è stata svolta 3 volte a settimana per 6 ore continue per un totale di 18 ore. L’apporto totale di acqua a settimana in media è stato di circa 600 mc/ettaro, da raffrontare sempre alle condizioni meteo. Dopo un mese dall’installazione dell’impianto la manichetta è stata interrata con un rincalzatore durante l’operazione di sarchiatura.

Conclusione

L’irrigazione a goccia combinata con la fertirrigazione può offrire notevoli benefici, evitando problematiche legate a resa e fertilità del terreno. Dei buoni impianti di irrigazione, affiancati ad una buona progettazione fanno sì che l’efficienza del nostro impianto sia massima.

Le soluzioni SAB per impianti agricoli ci danno la possibilità di personalizzare l’impianto per renderlo su misura per le proprie esigenze. I prodotti SAB inoltre sono totalmente riciclabili il che rende il nostro impianto 100% sostenibile. Scopri le nostre soluzioni per il mondo dell’irrigazione cliccando qui sotto!

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